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IL MIO VIAGGIO NEL MONASTERO ZEN

Nel Monastero Zen impari che la vita è un flusso costante. Accetta il cambiamento e sii presente in ogni momento.

- Detto zen -





Ti racconto cosa ho imparato nel mio viaggio nel Monastero Zen in 10 punti. Inizio col dirti che è stato fantastico!

Avevo bisogno di staccare la spina e di prendermi del tempo per elaborare l'anno appena trascorso e avere una visione più chiara del mio 2024. Allora ho deciso. Sono andato a SanBoji il Monastero Zen dove ho iniziato lo studio dello Zen.

Ho creato anche il video... leggi fino alla fine troverai il nuovo video in anteprima insieme al mio nuovo canale YouTube www.youtube.com/@LucaDaiseiHiroki.

Il Monastero Zen

Vivere in un monastero Zen è un'esperienza profonda, che richiede dedizione e disciplina. Il monastero Zen segue una routine ben definita e uno stile di vita semplice, mirando a coltivare la consapevolezza, la saggezza e la crescita spirituale. Per questo ci vado!

10 INSEGNAMENTI DEL MONASTERO ZEN che ho vissuto in prima persona nel mio viaggio in Monastero.

1. Sono ritornato alla disciplina.

  • La giornata inizia presto in monastero Zen, con la meditazione mattutina alle 6,30. La routine quotidiana include periodi di meditazione, recitazione dei Sutra, lavori manuali e studio dei testi Zen.

  • I monaci e il Maestro Zen ci aiutano a mantenere la disciplina che è un punto fondamentale della vita in monastero, non tanto per il rispetto delle regole ma per disciplinare la mente che in questo periodo storico è molto distratta dai social, telefoni, ecc. Se usati correttamente non danno problemi ma ricorrere spesso a questi sistemi ci porta a deviare dai nostri “Ikigai”, i nostri veri scopi.

  • Andare in monastero mi serve a rifocalizzarmi. E ci sono riuscito.

2. Ho meditato con i Monaci!

  • La pratica della meditazione è centrale nel monastero Zen.

  • Abbiamo avuto 3 Meditazioni giornaliere, in meditazione silenziosa, solitamente seguendo il metodo dello Zazen, che significa “seduto semplicemente”.

  • Per dirla in modo semplice la meditazione, almeno quella che pratico io, aiuta a sviluppare la consapevolezza, a calmare la mente e a ottenere una comprensione profonda di sé stessi.

  • Quando mi sono seduto nello Zendo, ovvero la sala di pratica, a terra c’erano i tatami giapponesi in paglia con un profumo di oriente, che aiuta a creare l’atmosfera giusta. Essere li in quello splendido luogo con altre persone intente a lavorare su se stesse aumenta la mia motivazione.

3. Il lavoro manuale mi ha liberato la mente.

  • Nel monastero Zen, viene spesso dato valore al lavoro manuale come parte della pratica spirituale. I monaci partecipano a lavori come la pulizia, il giardinaggio o la cucina con consapevolezza e attenzione, considerandoli un'opportunità per coltivare la presenza mentale.

  • Io nello specifico ho sistemato la legna sotto la pioggia leggera spostandola nella legnaia. In silenzio.

  • Poi il primo dell’anno sono andato in cucina ad aiutare nella preparazione del pasto.

  • Il capo cuoco in monastero si chiama Tenzo e ha un ruolo molto importante perché cucina e nutre tutte le persone presenti. Personalmente ho cucinato cavolo rosso per 45 persone, visto che mi amo cucinare mi hanno lasciato il compito in modo indipendente, ci ho messo tutto l’amore e l’impegno possibile.

  • La mente era occupata solo a fare quello. È stato bellissimo.

4. Finalmente in silenzio.

  • Nei monasteri Zen, il silenzio è spesso mantenuto durante i pasti e in altri momenti specifici della giornata. La comunicazione è limitata al necessario ed è spesso ridotta al minimo per promuovere la contemplazione e la riflessione interiore.

  • Finalmente sono stato senza chiacchierio esterno. A volte ho bisogno di staccare e di non avere stimoli esterni. Tu ne hai bisogno? Io si!

  • Mi piace il silenzio per ricaricarmi e poi tornare nella società comune.

  • Ovviamente non possiamo stare sempre in silenzio, ma anche non stare mai in silenzio non fa bene. Nella sala di pratica c’era solo il suono della campana suonata dai Monaci. Fantastico…

5. Ho vissuto semplice-mente

  • La vita in un monastero Zen è caratterizzata dalla semplicità. I monaci possiedono poche cose materiali e rinunciano a molti dei comfort moderni. Questo aiuta a ridurre le distrazioni e a concentrarsi sulla ricerca spirituale.

  • Mi piace stare a volte in città e avere nuovi stimoli come il teatro, ristoranti particolari da cui cogliere qualcosa di nuovo. Ma anche la vita semplice ha il suo effetto benefico. Mangia, medita, lavora, riposa. Molto semplicemente, con minor complicazioni. Dona una sorta di soddisfazione differente, più pura da un certo punto di vista.

  • In questi giorni passati in monastero ho vissuto così.

6. Ho appreso nuovi insegnamenti

  • Gli studi Zen sono un aspetto importante della vita monastica. I monaci studiano testi Zen classici e possono ricevere insegnamenti dai maestri anziani. Alcuni monaci diventano maestri a loro volta e insegnano agli altri.

  • In questo ritiro il Maestro ha parlato di Panikkar un autore che adoro, dottore in filosofia, scienza e teologia. Abbiamo trattato il libro Buddhismo. Panikkar analizza in particolare i concetti chiave del Buddismo, come il Dharma, il Karma, il Nirvana e il Samsara, e discute il ruolo e il significato del Buddha. 

  • Attraverso il suo approccio interreligioso e filosofico, Panikkar cerca di costruire un ponte tra il Buddismo e altre tradizioni religiose, mostrando come la saggezza buddista possa arricchire e informare altre credenze e pratiche spirituali. Ci insegna a integrare e accogliere tutte le religioni anziché dividersi.

7. La cerimonia dei 108 rintocchi - Joya no Kane - 除夜の鐘

  • Ci sono anche cerimonie rituali significative che segnano eventi importanti nella vita del monastero.

  • In particolare in questo ritiro è stata svolta la cerimonia dei 108 rintocchi per l’inizio del nuovo anno.

  • È sempre bello viverla, è emozionante. Alle 24.00 tutti insieme abbiamo dato un colpo alla campana giapponese. Un cammino e un suono verso il nuovo anno e nuovi propositi. È stato bello pensare a noi li in relativo silenzio e invece in tutti gli altri luoghi rumore.

  • C’era una leggera nebbiolina che ha creato un’atmosfera tipica di montagna.

  • La cerimonia buddhista zen dei 108 rintocchi è chiamata Joya no Kane (除夜の鐘). Si svolge la notte di Capodanno e rappresenta un modo per purificarsi dall’anno precedente e iniziare con nuova energia il nuovo anno che arriva.

8. Comunità e Supporto reciproco

  • La comunità dei monaci è un elemento cruciale. I monaci vivono e praticano insieme, offrendosi sostegno reciproco nel loro percorso spirituale. E anche noi quando andiamo in monastero entriamo a fare parte della piccola famiglia zen. Questo aiuta. 

  • Un po’ ci sfoghiamo anche, parliamo dei nostri problemi, riceviamo ascolto e magari qualche consiglio minimalista. Serve molto trovare persone in sintonia.

9. Insegnamento dei Maestri Zen

  • I monasteri Zen spesso sono guidati da maestri Zen riconosciuti che offrono insegnamenti e guidano gli studenti nella loro pratica. Io seguo il mio Maestro da 14 anni e devo dire che mi ha aiutato a prendere la mia strada in modo molto delicato e naturale. 

  • Sono felice di avere incontrato una guida. Senza mitizzarlo perché è sempre un essere umano. Ma un buon esempio fa sempre bene.

10. Portare la pratica nella vita quotidiana:

  • L'obiettivo di vivere in un monastero Zen è portare la pratica spirituale nella vita di tutti i giorni, in modo che la consapevolezza e la saggezza acquisite possano essere applicate al di fuori del monastero, contribuendo a una vita più significativa e centrata.

  • Al mio ritorno a casa ho ripreso la pratica della consapevolezza con più fervore. Queste visite che faccio 3 volte all’anno mi aiutano a rinfrescare i principi Zen, come fosse un ripasso veloce.

  • Ecco… ti ho voluto raccontare in 10 punti il mio Viaggio nel Monastero Zen


Ho aperto il mio nuovo canale you tube. Finalmente! Era molto tempo che volevo farlo. Ho trovato il coraggio in questo 2024. Solo per te in anteprima il mio nuovo Video.

Ho cercato di fare un video senza parlare, in stile contemporaneo per ringiovanire anche la pratica della Meditazione. Quello che vorrei portare e trasmettere è freschezza anzichè stagnazione. ;)

Nel canale voglio raccontare abitudini positive, luoghi zen, momenti unici e motivanti ma anche esperienze più leggere e divertenti perché la vita è una sola e la leggerezza è molto importante. Iscriviti al canale e seguimi te ne sarei molto grato! www.youtube.com/@LucaDaiseiHiroki



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